Una scelta di sostanza
Ho sempre esercitato quello che è un diritto dovere fondamentale in democrazia e che molti hanno dimenticato o volutamente vi hanno rinunciato: il diritto di voto. Per tanti anni, sono rimasta in disparte, limitandomi a commentare i fatti politici per lo più in privato e molte volte ho rifiutato il canto delle sirene dei politicanti dell’ultimo minuto. Sono una giornalista, una co.co.co., una freelance specializzata. Una di quelle che nel secolo scorso si chiamava critica teatrale o della pagina cultura e spettacolo. Una roba antica che neanche esiste più…ed ho lavorato per tanti nel settore della manifattura tessile in Umbria. Ahimè, anche questo un campo di battaglia che ha lasciato più perdenti che vincitori.
La mia vita e la mia carriera professionale l’ho costruita sui valori, sull’etica e sulla libertà di pensiero che per me è irrinunciabile
I motivi per cui mi sono messa in gioco candidandomi alle elezioni della Regione Umbria con la lista civica Ricci presidente e la coalizione collegata Italia civica e Proposta Umbria sono più di uno. Ne citerò solo tre che, nel mio caso, sono stati i motori propulsori di questa mia decisione.
- La scelta civica. Una scelta non di facciata ma di sostanza. Volutamente senza colori politici, trasversale che guarda alla persona e, nel caso a un candidato presidente, l’Ing. Claudio Ricci che alla cultura unisce un’esperienza politica trentennale nell’amministrazione pubblica comunale (Sindaco di Assisi) e poi regionale.
- Il declino economico, culturale e sociale dell’Umbria. Negli ultimi dodici anni, la perdita di competitività rispetto ad altre realtà territoriali ha polverizzato interi settori produttivi di eccellenza, spazzando via professionalità, professionisti e lavoratori di ogni genere. Giovani e meno giovani. I cittadini, figli naturali dell’Umbria, adottati o acquisiti, per dirla con una metafora, sono stati depauperati e impoveriti.
- La volontà unita alla speranza di cambiare la realtà. Un sogno? No. “Il più grande rischio – ricorda Mark Zuckerberg – è quello di non prendersi nessun rischio”. Governare senza fare promesse irrealizzabili ma con sacrificio, ridurre gli sprechi e le inefficienze, confrontando democraticamente le proposte è sì un rischio, ma un rischio che vale la pena correre. Sono stata preparata e formata per questo. La competenza e la scelta del merito e del meglio per l’Umbria devono e dovrebbero guidare sempre le logiche di una buona amministrazione. Per me amministrare significa servire per il bene comune e
chi non vive per servire non serve per vivere
Queste sono le mie personali convinzioni. Ringrazio fin d’ora chi mi/ci appoggerà ed esprimo la mia serenità e felicità per questo impegno elettorale che ho preso con grande onesta e serietà.