Modellismo No patience no models

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Maria Cristina Mancini

Maria Cristina Mancini

The way I see it, every life is a pile of good things and bad things.…hey.

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 Manualità innata, poca pazienza e molta passione…

le caratteristiche del bravo modellista

…un animale strano che se potesse in casa schermerebbe i suoi gioielli con il filo spinato ma nel momento in cui espone, la sorveglianza si dissolve e la sua natura protettiva viene snaturata entrando in contatto con i suoi simili.

Strano ma vero nell’unica regione peninsulare d’Italia non bagnata dal mare, l’Umbria, esiste un gruppo di modellisti navali che nel loro settore sono un’eccellenza italiana. Alberto Maestri, Mario Papa e Luca Tarpani sono rispettivamente medaglie d’oro e d’argento nei campionati nazionali di settore organizzati da Navi Model la federazione italiana che fa capo a Naviga.org la federazione mondiale. Ma prima di essere campioni, ciascuno nella propria specialità, i nostri sono appassionati meticolosi che molto spesso fanno del loro interesse una ragione di vita.

Piramide di Cheope           Viaggiare con la fantasia

Per chi non è un esperto, il modello in scala ridotta potrebbe sembrare un giocattolo. Per il modellista navale no. È l’espressione più antica della riproduzione di un oggetto del passato, del presente e magari del futuro. Nelle tombe dei faraoni sono stati ritrovati modellini di navi e si pensa che la stessa nave di Cheope ricostruita ai piedi della piramide sia un gigantesco modello di ignoto utilizzo.

Chissà se il faraone voleva usarla per il suo viaggio nell’aldilà!

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Identikit del modellista

Gli appassionati di modellismo sono tantissimi. Molti non si fanno vedere nelle ma preferisce rimanere nell’anonimato della pace domestica.  Chi si conosce e frequenta i campionati o le mostre, solo nel navale in Italia sono 500 poi, ci sono quelli che fanno gli aerei, i mezzi militari e qualsiasi altro genere di modellismo. Quali caratteristiche deve avere il perfetto modellista? Beh, prima di tutto molta manualità, una grande passione e poi un po’ di spazio dove lavorare in tranquillità.  La pazienza che molti pensano sia importante non serve. Non è una regola. Le modelliste donne come Valeria Carpi in Italia ce ne sono poche ma all’estero, soprattutto nei Paesi dell’Est, sono tante e bravissime. Lavorano per commercializzare, per passione e per interesse come in Ucraina dove c’è un mercato di magnati russi ricchissimi che spendono per i loro giocattoli. corazzata-russa-Mario-Papaxqui.press

Per Luca Tarpani, 49 anni medaglia d’oro nel 2014 ai campionati italiani, il modellismo è una passione oltre che un’estensione del suo lavoro di geometra, scrive libri, disegna piani costruttivi e plastici di edifici. Vi dedica molto del suo tempo libero studiando, disegnando e costruendo con una dedizione che va oltre l’hobbistica. Ma quanto costa fare un modellino? Per chi fa tutto da solo, cioè autocostruzione totale, non molto. Si acquista il legno e per un modello navale di 10 cm si spende circa € 10,00 per arrivare ad un valore definitivo di € 8.000,00/9.000,00. Se si fa la parte progettuale ci si può impiegare uno, due anni o più anni.  La nave di Cheope che Luca sta realizzando per un’azienda di Torino sarà una replica perfetta di quella custodita a Giza con tutti i suoi 1224 pezzi. Invece per i kit di montaggio occorrono circa un centinaio di euro più colori, colle e fotoincisioni. Una passione non tanto cara se paragonata a quella degli Smartphone o altre diavolerie digitali.

Corazzata giapponese Misaka
Corazzata giapponese Misaka

Un possibile antidoto alla crisi? Può darsi, dato che esiste un mercato di estrosi miliardari che vogliono ricostruire musei domestici navali e non solo, sono disposti ad acquistare modellini anche per € 70.000,00  € 120.000,00. Chi si avvicina ad un modellista può essere certo di trovarsi davanti un tipo singolare. Chi li sopporta con tutti i loro “giocattoli” sparsi per casa? Le loro compagne, moglie e fidanzate hanno la dote mancante: la pazienza. Non rompono, infatti meglio questo vizio che altri, fanno da accompagnatrici quando serve e capiscono il valore dell’oggetto che i bimbi grandi vanno a realizzare.

Mostre e palmares, i tre moschettieri del navale

Luca Tarpani è medaglia d’oro italiana anno 2014 per le navi in miniatura cat. C4. Ha vinto con un modello di navicello toscano utilizzato fino ai primi del ‘900 per il trasporto del marmo, un’imbarcazione che con probabilità fu utilizzata per trasportare nel ‘500 il marmo di Carrara per la costruzione della Basilica di S. Pietro.  E’ medaglia d’oro 2015 nella categoria Diorami.Nave-battaglia-giapponese-Ise-Alberto-Maestrixqui.press

Alberto Maestri, dirigente amministrativo del Tribunale di Perugia, è medaglia d’oro 2015 cat. Diorami vinta con un modello che rappresenta le due corazzate giapponesi Yamato e Musashi e medaglia d’argento nella cat. C6 navi in plastica da kit di montaggio.

Mario Papa è medaglia d’argento 2015 nella cat. C4 per le navi in miniatura a propulsione vinta con il modello Libia della I guerra mondiale.

corazzata-francese-danton-Mario-Papaxqui.pressQuanto alle mostre, la più importante è stata fatta tra il 2012 e il 2013 a livello locale al Museo archeologico dell’Umbria sulle navi del Mediterraneo e ha avuto la menzione speciale come grande evento dal Ministero dei Beni  Culturali. Poi tante esposizioni minori in varie località d’Italia, come quella allestita alla Felciniana quest’estate sull’evoluzione della corazzata dal 1861 al 1960 organizzata dal Gruppo Modellistico Storico di Foligno  i Sorci verdi  per non parlare dei quattro campionati fatti con la federazione Navi Model. La prima esposizione risale al 2003 alla Rocca Paolina

Impara l’arte e mettila da parte

A vedere le esposizioni e la cura con cui sono realizzati i modelli ci si rende conto di quanta passione c’è dietro l’oggetto in sè. E’ un peccato che oggi  non ci sia tanta gente che fa questo hobby meraviglioso che sembra un gioco ma non lo è. Il modellismo, soprattutto navale, sviluppa molte altre doti e capacità. Si diventa esperti falegnami, velai, piccoli armatori, si amplia il proprio bagaglio di conoscenze a livello esponenziale e si diventa abili nelle faccende pratiche. Montare una doccia in casa, costruire un mobiletto o assemblare un armadio Ikea diventa un gioco da ragazzi. Doti dimenticate nella società del “tocca e fuggi”, dove l’immateriale domina ed è sopravalutato.

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