Romantic Scam

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Maria Cristina Mancini

Maria Cristina Mancini

The way I see it, every life is a pile of good things and bad things.…hey.

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 Quando l’amore viaggia sul web e si chiama truffa

 

Le chiamano Romance Scam o truffe sentimentali. Sono salite agli onori della cronaca dopo alcuni servizi televisivi in cui le vittime denunciavano i raggiri e le estorsioni da parte di sedicenti uomini che giuravano amore eterno.  Eppure, nonostante se ne parli diffusamente solo ora, il fenomeno non è recente. Tutt’altro.  Io stessa qualche anno fa, mi ricordo di aver fatto un’iscrizione gratuita e temporanea in un sito di incontri molto conosciuto. Vengo contattata da un tipo, un fantomatico architetto americano, che dopo avermi giurato amore eterno, mi telefona e mi chiede un aiuto economico… siccome per me meglio il sangue che il denaro, scappo di corsa rendendomi irreperibile dal momento che non ho soldi da perdere (non gioco nemmeno a carte figuriamoci!). romantic scam qui.pressDa quel momento ho avuto un’infinità di richieste di amicizia su Facebook molto sospette. Con alcuni ho chattato e il copione era sempre lo stesso: vedovo o separato con figli, professione soldato o generale Usa, amore, amore e poi richiesta di soldi. Uno voleva addirittura spedirmi un pacco con le sue cose … un altro si è professato medico in Siria con un bambino adottato in Ghana.

Insomma, chi più fantasia ha più ne metta! I millantatori sanno come usare i social media e non si fermano a Facebook, utilizzano Linkedin, Skype e di tutto e di più, ma la storia è sempre quella. Dopo poco arriva la richiesta di denaro. Gli scammers sanno come colpire. Raggirano le vittime di sesso femminile (ma anche maschile) facendo leva sui sentimenti di bontà, solidarietà e fratellanza, regalando un sogno: l’amore. Quello inizialmente platonico, fatto di frasi dolci e corrispondenza del cuore. Poi però… si tratta di vere e proprie organizzazioni di truffatori ben collaudate che dal Ghana, dalla Nigeria o dalla Costa d’Avorio si fanno spedire denaro in conti esteri tramite Western Union per poi dileguarsi quando il bottino è sufficientemente consistente. Un ultimo caso è stato scoperto dalla Guardia di Finanza a Torino. Le somme estorte vanno dalle poche centinaia di euro fino ai 35.000,00/60.000,00 € ma in Usa c’è chi ha superato i milioni di dollari.

Profili sospetti…

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Per molti sono i risparmi di una vita, messi da parte con fatica per le emergenze o per pensare ad una vecchiaia in sicurezza. I truffatori conoscono la psicologia delle donne, la solitudine del mondo Occidentale, le difficoltà di relazionarsi nel mondo contemporaneo e mostrano una singolarità capacità di aggiornamento oltre che un’infinita inventiva. Quando un cliché, tipo una professione o una situazione risulta troppo abusata si inventano nuove storie, nuovi inganni.  Come riconoscerli? Beh, intanto si mostrano con poche immagini ovviamente rubate da profili di ignari utenti, non hanno amici o pochi e non postano quasi niente. Se si guarda bene nelle informazioni risiedono per lo più in Paesi africani. Le foto dei malcapitati che scelgono sono scontate. Immancabilmente di mezza età con tanto di divisa e stellette dietro una sventolante la bandiera americana. Subito ti chiamano mon amour, baby etc. il loro inglese non è certo quello di Oxford e il più delle volte, se azzardi una parola colloquiale, non la capiscono. La prova del nove arriva quasi subito quando ti chiedono un piccolo aiuto di solito quantificabile in denaro.

Come difendersi?

Premesso che la soluzione non è uscire dai social o da internet, il primo passo è quello di usare accortezze sui social. Mai dare foto osé, mai dare il nostro indirizzo e mettere filtri di privacy. Poi non non inviare denaro e non rendersi ricattabili. Il secondo passo è denunciare immediatamente alle autorità competenti di Polizia Postale. Spesso questo non si fa per paura di essere derisi, ci si vergogna di aver ceduto. Niente di più sbagliato. Anzi un appello andrebbe fatto anche alle forze dell’ordine che dovrebbero prendere seriamente le denunce dei truffati. Terzo: mettere filtri ai nostri social cancellando i profili sospetti. Oggi ci sono molte associazioni di supporto alle vittime che sanno dare consigli appropriati e agire anche con strumenti legali. Una di queste è l’A.C.T.A. Lotta al Cybercrime associazione contro le truffe affettive ma c’è anche la Romantic Scam o l’internazionale Romance Scams, perché l’idea della truffa neanche a dirlo, è nata più di dieci anni fa negli Stati Uniti e poi si è diffusa in Europa. Dunque in guardia, non lasciamoci fregare perché se è vero che l’amore è il trionfo dell’immaginazione sull’intelligenza, non vuol dire che sia anche il trionfo della stupidità sul rispetto…

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