Lo sport dovrebbe insegnare a dare il massimo…
Lo dice la scienza e lo dimostrano i fatti. Il Cardiofitness aiuta a stare meglio. Soprattutto nella terza età o quando non si è più così giovani da pensare che nulla possa accaderci. L’unico accorgimento che possiamo mettere in atto per rimanere in forma è fare sport.
L’Università del Minnesota ha condotto uno studio sulla salute futura del cervello e del cuore. I giovani adulti che corrono o svolgono un’attività di cardiofitness avranno memoria e capacità di pensiero migliori tra i quarantatré e i cinquantacinque anni. Se si prende come parametro la memoria verbale, la velocità psicomotoria e la funzione esecutiva, ogni minuto in più eseguito al tapis roulant significa, dopo venticinque anni, più parole corrette nei test di memorizzazione e più velocità nel rapporto tra pensiero e movimento. Beh, niente male! Per stare bene e in salute è importante muoversi sempre e con costanza. Del resto non a caso i saggi proverbi mettono in guardia: Chi si ferma è perduto!. In palestra è facile. Le open solution permettono di allenarsi con le macchine cardio e con i pesi ma è soprattutto con le lezioni che ci si diverte di più. Un corpo efficiente, energico ed aiutante lo si può ottenere in tanti modi. Uno di questi è il TRX.
Questo tipo di allenamento in sospensione fatto con appositi lacci legati ad una struttura fissa aiuta a sviluppare in maniera armonica tutto il corpo incrementando la resistenza, delineando i muscoli senza appesantirli e, se fatto in modo isotonico, aiuta la flessibilità muscolare. La sfida con la forza di gravità e il peso del proprio corpo è passata dall’essere una prerogativa maschile ad un’altra conquista femminile. Nato come training per uomini duri, primi tra tutti i marines che lo praticavano su luoghi poco spaziosi come le navi o le trincee, da qualche anno è approdato nelle palestre ed è diventato un allenamento per tutti.
Ma cosa ha cambiato il TRX per farlo diventare così functional? Gli elementi sono tre e non sono di poco conto se visti sotto l’ottica femminile del “triangolo della crisi” cioè lo spettro dei tricipiti cadenti, dei glutei flaccidi e delle gambe da elefante.
- Moderazione e approccio più fitness all’attività
- Richiesta di un rapido miglioramento del tono muscolare
- Allenamento di gruppo motivante e non noioso
Questa attività adattandosi alla musica e con l’aggiunta delle pause è passata dalla semplice Suspended alla Suspended transition. L’idea è quella di inserire una figura tra le serie di potenziamento muscolare riempiendo il tempo di riposo con figure di allungamenti, flessibilità e mobilità, transizioni di equilibrio e stabilità o di isometria. Le pause di rest time possono essere usate per recuperare il fiato, dato che il TRX non deve creare Superman o Wonder Woman ma solo persone gradevoli pisicamente e sane. Moltissime sono le possibili transizioni, spetta alla fantasia dell’istruttore proporle senza paura osando routines inconsuete che potrebbero anche far sorridere chi le pratica per la prima volta o chi le guarda dall’esterno. L’allenamento in sospensione non è un’invenzione senza fondamento solo per alimentare la voglia di novità del pubblico palestrato ma un vero è proprio lavoro tridimensionale a tutto raggio nello spazio.
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